giovedì 25 giugno 2009

Il nuovo “Lodo Allano”



Mio amico Salvatore Cutellè a scrito su giornale "La Voce del Savuto" uno articolo molto sinpatico che parla di un nuovo provedimento del conilio dei ministri e di ministro allano.

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Il cosiddetto "nuovo Lodo Alfano" è il provvedimento che, una volta approvato definitivamente dalle Camere, sospenderà le cause di divorzio per le quattro più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri.

“Le richieste di divorzio delle mogli delle persone che ricoprono questi ruoli - dice il disegno di legge in fase di approvazione - "sono sospese dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche alle cause di divorzio iniziate antecedentemente all'assunzione della carica o della funzione".

La norma ha degli illustri precedenti, il primo “Lodo Alfano” che nacque come "Lodo Maccanico", poi diventato "Lodo Schifani". Precedentemente una norma analoga fu approvata nel giugno 2003 ma dichiarata incostituzionale. Il precedente “Lodo Alfano” prevedeva la sospensione dei processi per le quattro più alte cariche dello Stato.

Secondo molti costituzionalisti questa legge è contraria all'art. 3 della Costituzione che stabilisce l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Il vice capo gruppo del P.d.L. alla Camera dei Deputati Italo Bocchino ha dichiarato che “Le riforme servono al Paese e fanno parte del nostro programma di modernizzazione del paese. Questa legge non c’entra niente con il divorzio chiesto dalla moglie di Berlusconi, ma serve a far si che le più alte cariche dello stato lavorino serenamente e non siano turbate da inopportune richieste di divorzio, che gli impedirebbero di svolgere tranquillamente le loro funzioni al servizio del popolo”.

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Intervistato dal fido Emilio, prima Silvio Berlusconi giura sulla testa dei suoi figli che non ne sapeva niente: “E’ stata un’iniziativa autonoma portata in consiglio dei ministri dal ministro della giustizia Angelino Alfano. Il consiglio dei ministri l’ha approvata mentre mi ero distratto un momento a parlare con la nuova ministra del turismo Michela Vittoria Brambilla”. Poi dichiara: “A seguito della richiesta di divorzio sarei dovuto andare in udienza: quindi non avrei potuto governare, non avrei potuto convocare un Consiglio dei ministri. Non avrei potuto svolgere il compito per cui la maggioranza degli italiani mi ha eletto. Mi sembra che il lodo Alfano sia il minimo da fare per tutelare la libertà propria.”.

Io dico che invece di fare un "lodo allano" cualcuno dovrebe farsi nodo a piselo.

3 commenti:

  1. Cuesta cosa io no sapeva, ma e vero? e vale pure co tute le moglie che cuesti presidenti gia ano divorsiato? e cuante molii si ritrovano adeso?

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  2. Vale solo per ultima molie.
    Le altre che già ano divorsiato sa tacano.

    Io dico che se proprio no e vero certo che verosimile.

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  3. più che un lodo allano
    questi se meritano un (l)odo al collo.

    T.C.

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